Questo era un blog di cazzeggiamento….

ma

non si può cazzeggiare con il groppo in gola.

L’unica risposta all’imbecillità umana è solo il silenzio.

Incomprensibile ai più come qualsiasi altra parola.

 

Verranno a Putin

Verranno,
non temere,
sicuramente verranno.
Da dietro l’angolo
o da lontani orizzonti,
dagli ospedali,
dai ghetti,
sollevando la terra
dove erano stati riposti.
Verranno,
non temere,
sicuramente verranno.
Correndo
camminando
strisciando carponi,
bimbi, donne, vecchi.
Urlando
il dolore della morte
riempiranno i tuoi sonni,
busseranno ai tuoi sogni,
saranno
i tuoi costanti incubi.
Verranno,
non temete,

sicuramente verranno.

ref

Beh io… (ovvero 40% + 1)


X
XX
XXXX
Beh io…
io sono qualunquista,
non sto con la destra
non sto con la sinistra
vorrei poter votare le persone
e non il solito emerito fanfarone.
Se ne stanno in tv lì tutti in fila
a fare a chi più se la tira
Tronfi come capponi di Natale
fregandosene se le cose vanno male
quello che conta è esser popolare
apparine in prima pagina nel giornale.
Dimentichi tutti e questo è un fatto
desser i servitori e non i padroni dello stato.
Di questo passo alle prossima elezione
saremo nelle stessa situazione,
comunque è certo, che non andrò al mare
ma ho un forte dubbio se poi andrò a votare.
XX
XX
XX
40 % DI ASTENUTI+1
XXXXXXXXXXX
XXXXXXXXX
XXXXXXXX
XXXXXXX
XXXXXX

Cazzeggiando (poi mica tanto) Siamo un popolo?

Siamo un pololo?

Con l’interrogativo

che ci sta tutto

sarebbe comico

se non fose brutto.

Siamo un popolo

unito dai confini

stretti in uno spazio

che ci strige vicini

sotto i colori

delle stessa bandiera

non certo di uno stato

che non c’è e non c’era.

Siamo un pololo

diviso dai dialetti

unito nelle offese

simile nei difetti.

Terroni e polentoni

razzisti e mafiosi

facciamo di tutto

per renderci più odiosi.

Tra insulti e offese

spesso ingiustificate

riempiamo di scemenze

le nostre giornate.

Di destra di sinistra

oppure qualunquisti

ma sopra un foglio bianco

siamo tutti opinionisti.

Spariamo senza sosta

le nostre tiritere

e certo poco importa

e siano false o vere,

la cosa più importante

e dare sempre addosso

al nostro avversario

affondarlo nel fosso,

senza mai stare chiedersi

se abbia torto o ragione

perchè la verità,

è solo un opinione”.

Siamo un popolo

unito nei consensi

solo sulla nazionale

(quando vince)

panem e cincenses

con la collaborazione di ref  😉

Il paese del calcio (dei kaki)

Reti calcio

 

Il calcio sì il calcio no

nei campi o nel hulo

il calcio sì il calcio no

ma è quello di un mulo.

Il calcio sì il calcio no

tu cosa ne pensi?

Secondo me c’han solo paura

de perder consensi.

Così alla faccia

di tutte quelle dichiarazioni

si hagan sotto e fan marcia indietro

come dei hoglioni.

Il calcio sì il calcio no

finirà l’astinenza

perché il paese si sa del calcio

non può fare senza.

Il calcio sì il calcio no

ormai è storia antica

si sa che il calcio qui da noi

tira più della.. biga.

E risalendo a tempi addietro

al buon Giovenale

se blocchi il calcio qui in Italia

te puoi fare male.

Il calcio sì il calcio no

riprendono i giochi

che gli altri sport da noi si sa

son solo per in pochi,

se dal popolino tu vuoi

avere il consense

tu come sempre je devi de da

solo panem et circense.

Il calcio sì

il calcio no

il calcio….

bohhhhhhhhhhhh

 

 

Chiedo scusa per l’uso improprio dfella lettera h (toscana) e per le scurrulità nascoste ma.. come si dice

quando ce vo’ ce vo’

Cazzeggiando – C’è un tempo per tutte le cose

qoelet

Un tempo per nascere, un tempo per morire.
Un tempo per piantare, un tempo per sradicare la pianta.
Un tempo per uccidere, un tempo per guarire.
Un tempo per distruggere, un tempo per costruire.

Un tempo per piangere, un tempo per ridere.
Un tempo per gemere, un tempo per ballare.
Un tempo per scagliare pietre, un tempo per raccogliere sassi.
Un tempo per abbracciare, un tempo per separarsi.

Un tempo per cercare, un tempo per perdere.
Un tempo per conservare, un tempo per gettare via.
Un tempo per strappare, un tempo per ricucire.
Un tempo per tacere, un tempo per parlare.

Un tempo per amare, un tempo per odiare.
Un tempo per la guerra, un tempo per la pace.

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Ma soprattutto c’è un tempo che non si deve perdere
e quando scappa, quel tempo,  si deve sempre trovare,
è il tempo che occorre per andare al cesso se la si deve fare.
 
 
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Chiedo umilmente venia a Paolo Coelho, ma……………
mi è scappata

Cazzeggiando – Da PataTrunp a patatrac??

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Leggendo le varie opinioni pubblicate in rete in questi giorni mi sembrate tutti come quelli che nel 39 cercavano il dialogo con un certo Hitler, tentennando nella speranza che qualche qualche cosa sarebbe accaduto, che il problema si sarebbe risolto da solo, e infatti fu proprio ciò che avvenne e quando decisero di intervenire ormai era decisamente troppo tardi e l’avrebbero decisamente preso “in di quel posto” senza il solito intervento USA.
Ora cianciate su un argomento che conoscete appena in base alle notizie che ricevete distorte dalle varie fonti di
informazione di di sinistra o di destra o da opinionisti “de casa nostra” che ci prendono come col 3 x 2 del supermercato.
Ma pensate che quello che ormai definite un guerrafondaio sia proprio i.m.becille? Io non ci giurerei, per essere arrivato
nella vita dove è arrivato decisamente deve avere sia le palle che il cervello e non lo fa per soldi di quelli ne ha tanti da gettare.
No, lo fa per una questione di orgoglio personale, lo fa per entrare nella storia, magari col botto, ma solo con qualche piccolo
botto.
Ora credete che sia così sprovveduto da rischiare lo scoppio della terza guerra mondiale? No non credo proprio. Prima di
muoversi avrà sicuramente ha ricevuto il benestare di chi di dovere, di quel Putin che fa la voce grossa di facciata
ma che sarebbe ben lieto di levarsi di dosso quell’alleato che sta diventando decisamente troppo scomodoe della Cina,
stanca di fornire appoggio, pane e companatico a quel pazzo visionario che vorrebbe ridurre il mondo in un crogiolo ma che lascerebbe morire i suoi di fame. Credo che lo scopo del “guerrafondaio” sia quello di ristabilire quell’equilibrio che da tempo
è venuto a mancare, fra USA Russia e Cina, per l’avvento di fattori esterni di disturbo, con l’Europa che come sempre blatera
ma resta a guardare. Insomma il guerrafondaio sta togliendosi, e togliendo agli altri, quei sassolini nelle scarpe che
cominciavano a dare troppo fastidio. Fantapolitica? Forse sì, ma non è certo. A volte la realtà supera la fantasia,
che sia quella volta?

Ah come era quel detto? Più o meno così credo.. Il male vince quando il bene smette di combattere.

Ecco appunto, qualcuno ha deciso di riprendersi in mano il pallino, c’è solo da augurarsi che non sia il male.

Via della povertà

(chiedendo venia a De Andre)

 

via della povertà

 

 

Dio è furioso e fuma innervosito

osservando dall’alto questa terra

si chiede se anche lui abbia sbagliato

nell’insegnare all’uomo a far la guerra.

Lo aveva preso come un diversivo

come la peste ed altre cose ancora

per rompere la noia dell’eterno

ma forse era stato un po’ impulsivo

e ora tutto sta andando alla malora

trasformando il paradiso in un inferno.

Ormai c’è gente che proprio nel suo nome

commette le peggiori atrocità

rivendicando a colpi di cannone

una ormai dimenticata identità.

Islamici ebrei e anche cristiani

dimentichi che Dio è sempre uno solo

si dilettano in personali interpretazioni

colorando di sangue tutto il suolo.

Così a pagare son sempre gli innocenti

che si ritrovano fra le varie fazioni

che siano coi vinti o coi perdenti

partecipano con morti e con mutilazioni.

E Gesù cristo affacciato al balcone

osservando questa nostra civiltà

scuote la testa con disapprovazione

raccoglie la sua croce e se ne va

recriminando di aver sperso l’occasione

di aver posto fine a tutto quanto tempo fa,

lasciando abbandonata sul balcone

oramai in frammenti, la sua dignità.

Allontanandosi con disaffezione

da via della povertà.

 

per gentile concessione di  refusi