Tanto per cambiare, ecco una nuova fine del mondo. A quante ho dovuto assistere, naturalmente fasulle, nella mia breve vita? Tante, ho perso perfino il conto, fra le più famose, il mille e non più mille, Nostradamus, il calendario Maya e tante altra di cui non ricordo date e nome, ed ecco che un nuovo imbecille, ops pardon “profeta” si fa avanti con la nuova elucubrazione, il mondo finirà il 24 giugno 2018. Senza spiegare né come né il perché. Mi viene da pensare che se le madri degli imbecilli sono sempre incinta la colpa debba essere addebitata ai padri. Non si potrebbe castrarli prima? Ma forse in questo caso ci saremmo già estinti e nessuna fine del mondo sarebbe più necessaria. Ma tornando al nocciolo della questione, la fine del mondo, comincio a pensare che questi soggetti “profeti” abbiano nella testa, oltre a un quantitativo incalcolabile di segatura anche un po’ di confusione. E sì, in effetti la fine del mondo prima o poi dovrà accadere, ma sarà la fine naturale del pianeta e di tutto il sistema solare, e si tratta di un poi nemmeno troppo vicino, diciamo, qualche miliardo di anni? Se invece vogliamo parlare della fine delle nostra specie, dell’uomo, beh allora il discorso cambia, potrebbe finire anche domani, anche ora, sarebbe sufficiente che qualche imbecille, uno dei tanti, seduto nella sala di comando, sbrocchi definitivamente e decida di premere un bottone e puff…. ciao a tutti. Accadrà? Forse sì e forse no, non sono un profeta, e non serve a nulla preoccuparsi. Il mondo continuerà per se sua strada per altri miliardi di anni, riparerà i danni causati dall’uomo e lentamente senza nessuna fretta darà il via a nuove forme di vita. Inizierà un nuovo ciclo evolutivo una nuova specie diverrà dominante sul pianeta, nella speranza che sia meno imbecille della nostra.