Cazzeggiando – ovvero il festival del cinema di Venezia – Nulla è cambiato

festival-cinema-venezia-2013

Ripreso dalla data del 7 Settembre 2014 – perche il repost di sto baracco si rifiuta di funzionare se non per fare danni.

(avevo un po’ di tempo da perdere)

quando la presunzione di intelligenza sconfina nell’imbecillità assoluta.

(Coro di voci di protesta salgono dalla platea)

Tutto il red carpet (“tappeto rosso” per i pochi che non lo sapessero e già questo stride con il presupposto di intelligenza) insorge ad una simile affermazione, veli neri, bianchi o rossi che più che vestire svestono seni, culi e cosce, fremono di indignazione. Facce paciose, di miliardari ad interim, strabuzzano gli occhi in un espressione disgustata (mentre con la mano controllano la presenza del portafoglio a quattro strati presente nel taschino della giacca o nella tasca posteriore dei pantaloni per i più nostrani). Ma come, insorgono tutti, questa è un offesa all’arte. Sì avere ragione, e una offesa, ma non all’arte, all’arte non gliene può fregare di meno, l’arte è un altra cosa, una cosa della quale da tempi immemori si è persa traccia, salvo residue e sporadiche eccezioni. Questa è un offesa a tutti. A tutti quelli che per arrivare alla fine del mese fanno salti mortali degni dei migliori stuntman, ma che per questo non ricevono applausi ne gratifiche. E’ un offesa per tutti quei cittadini che volenti o nolenti (più nolenti di questi tempi) pagano regolarmente le tasse,(e qui dovrei dilungarmi in un lungo discorso fra il rapporto che esiste fra le tasse la mostra di Venezia, i costi della stessa e molti dei film presentati in concorso ma lascio il discorso all’immaginazione dei più, o dei meno di questi tempi). Il tutto per produrre film che consentano, ai soliti noti, di vivere da nababbi alle spese dei contribuenti, per produrre film, (nel caso Italia) che verranno osannati dalla critica, proiettati a profusione in piccole sale di elite (dove nessuno paga il biglietto) e “curiosamente” dimenticati da parte del grande pubblico, dalla distribuzione e dalla massa in genere. Questo è colpa dell’ignoranza diffusa, obbietteranno in molti, mi permetto di obbiettare. Questa è colpa di un presunto acculturamento di quella che si autodefinisce l’elite della cultura ( in questo caso mi riferisco a quella nostrana, ma considerato l’andazzo credo che la si possa estendere anche agli altri paesi europei e non) in auge da tanti troppi anni nel nostro paese, dove impomatati geni disquisiscono ( a pagamento ed a carico del cittadino) di aria fritta, definendone gli aromi e le sfumature di colore in essa contenuti. Disdegnando in tutto e per tutto film di produzione tipo “americano” definendoli film di “cassetta”. Oibò, ci deve essere qualche cosa che non capisco, chi produce un film sopporta dei costi, il più delle volte notevoli, gli attori devono percepire, anche se strapagati, il loro conquibus, quanto meno una produzione deve rientrare dei propri costi o noooooo? No un film deve lanciare un messaggio, avere uno scopo sociale, deve, e qui sono costretto a darne atto ( per i risultati e non per le esigenze), riprodurre fedelmente quanto i giornali, i telegiornali, i talk show ci propinano dagli schermi ad ogni ora del giorno e della notte, (come se non bastasse). Poi ci si meraviglia se nel nostro paese dei film come

Cado dalle nubi, Che bella giornata, Sole a Catinelle,

che rasentano l’imbecillità assoluta, ( i film non il produttore ne l’interprete principale che anzi…) riscuotano tutti un grande successo e che in ordine crescente raggiungano sempre il record degli incassi (senza mai superare però le patrie frontiere) e tutto questo alla faccia dei vari Marzullo & Co che dalle TV di stato ed a spese del contribuente ci dilettano di disquisizioni culturali su quanto di meglio o di peggio ci propongono la sale cinematografiche e guarda caso il loro meglio è sempre quello che non vedrà nessuno o quasi. Ma che ci volete fare l’elite…

Cazzeggiando – ovvero il festival del cinema di Venezia – Nulla è cambiatoultima modifica: 2017-09-07T13:51:24+02:00da il.pignonista
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