Bio è bello? Ovvero le contraddizioni degli ecologisti

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Sì, verrebbe subito da rispondere, il bio è ecologico non inquina non…, ecco non inquina su questo punto occorrerebbe iniziare a meditare. Per esempio iniziamo a considerare il bio combustibile, sì l’olio di mais che consente, ancora in modo limitato, per fortuna, il funzionamento dei motori delle nostre auto e altro ancora. Come sopra citato il bio combustibile non è altro che olio di mais (con l’inserimento di alcuni additivi) che utilizzato nei motori delle auto porterebbe ad una riduzione, fasulla,  dei consumi di petrolio. Perché fasulla? Perché basta guardarsi attorno per scoprire che le nostre auto, i nostri attrezzi, (elettrodomestici, computer mobili) abiti, accessori, confezioni, imballaggi e quant’altro sono composti, se non interamente almeno in parte da derivati del petrolio e che se vorremmo continuare ad avere tutte le nostre belle comodità, dovremmo fare uso del petrolio ancora per lungo tempo. Bene allora,  produciamo solo quelli direte voi. Non è così semplice visto che la benzina ed oli combustibili a quel punto si otterrebbero comunque come prodotti derivati, sì, solo e  semplici scarti di lavorazione. Che si fa, si gettano? Ma non era questo il punto stavamo parlando delle contraddizioni e delle incongruenze delle bio agricolture, in particolar modo dell’olio bio combustibile, ricavato dal mais che poi così bio non è. Dunque facciamo il punto. L’Unione Europea suggerisce, sostiene  e sovenzione la coltivazione del mais allo scopo di poter attingere in futuro ed una possibile quanto discreta risorsa di tale prodotto da convertire in olio combustibile e quindi in energia sostitutiva. A questo punto cosa accade? Accade che molte aree agricole vengono sottratte alla produzione di altri prodotti, in particolare alla produzione del grano, ne abbiamo sopportato e continueremo a sopportarne le conseguenze causa la diminuita produzione ed il relativo aumento dei prezzi. Ma questa non è che una delle tante contraddizioni. La cosa più grave è che il mais viene coltivato col metodo dell’agricoltura intensiva, il mais a bisogno di un enorme quantità di acqua, più di qualsiasi altra coltivazione, da qui l’impoverimento dei corsi d’acqua. Il mais necessita di cure particolari per la sua sana crescita, cure esercitate con l’uso di diserbanti e pesticidi per pulire il terreno. Già, proprio così, diserbanti e pesticidi che sono la causa della scomparsa di MILIARDI di insetti, in particolar modo di api selvatiche (in via di estinzione) e domestiche, ridotte al lumicino, come di tutti gli altri insetti affini. In pratica della maggior parte degli insetti che con il loro operato provvedevano ad impollinare i fiori ed a consentire alle nostre piante di produrre frutti. Conseguenze???? Sono sotto gli occhi di tutti, diminuzione della produzione agricola e rincari dei prezzi. Purtroppo anche questo è bio, anche questa è una verità opposta che non viene raccontata da nessuno. Dunque, bio, è bello?

 

Bio è bello? Ovvero le contraddizioni degli ecologistiultima modifica: 2017-03-10T16:39:40+01:00da il.pignonista
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