per diverse centinaia di milioni, qualche miliardo di persone oserei dire, è la festa del Natale che si avvicina. Certo non tutti lo festeggieranno nello stesso modo o per le stessse ragioni. Molti lo faranno in modo strettamente religioso, altri come un fattore consumistico, per altri ancora non appartenenti ad un credo religioso sarà una buona occasione per fare comunque festa. Ma ci sono aldune centinaia di migliara di persone per le quali non è il Natale che si avvicina, bensì la fine del mondo. Così queste persone cominceranno in questi giorni a scendere nei loro rifugi sotterranei scavati per decine di metri sotto la superficie della terra, bunker grigi e oppressivi stipati da conserve, fagioli e carni in scatola. Altri migreranno verso alcuni paesini, due, che secondo alcune leggende non meglio identificate e diffuse non si sa bene da chi e quando, si salveranno dalla fine del mondo e resteranno lì, sospesi nel cosmo mentre tutto il resto del mondo andrà a “puttane”. Uno di questi due peseini si trova nella nostra bella italia, Cisternino, ed è qui che un “santone” indiano non meglio identificato ma conosciuto dagli intimi col soprannome di Tec-Iapip-Alcu , ha eretto la sede della propria setta e da dove diffonde la voce della verità, la sua naturalmente. Qui molti vi si recano sperando nella salvezza, non quella dell’anima, beninteso. Così mentre una caterva di “imbecilli” illusi si rintana nelle viscere della terra aspettando la fine del mondo certi della sopravviventa ed in attesa delle parole di conforto di coloro che li hanno indotti all’impresa costringendoli a vendere tutti i propri averi nel nome della salvezza, parole che non ariveranno mai. Altri, pochi, gli organizzatori spariranno per sempre dileguandosi per il mondo, con tutti gli averi degli “imbecilli” rintanati sottoterra. Altri ancora, migrati nei due paesini sopracitati, aspetteranno lì che il mondo finisca pregando in sintonia col santone per le anime di altri miliardi di persone destinate???? a perire. Così in questa spasmodica attesa per qualcuno di questi signori avverrà sicuramente la fine del mondo, qualcuno per infarto da ansia, qualcun’altro debole di nervi arriverà al suicidio incapace di reggere l’attesa.
Ora ammesso e non concesso che la fine del mondo possa o debba arrivare, temo che questa caterva di timorosi im..becilli siano oltre a dei perfetti ignoranti anche degli emeriti presuntuosi. Ignoranti perché la parola “Fine” non ammette compromessi, fine è fine e basta, e la fine del mondo è la fine di tutto non ammette reppliche e poi anche nel caso che ci fossero delle eccezioni, perchè proprio loro? Per quale ragione dovrebbero essere proprio gli “imbecilli” a ripopolare il mondo? Non ce ne sonpo già abbastanza? Mi piacerrebbe vedere le loro facce la mattina del ventidue, saranno facce felici per lo scampato pericolo? O avranno facce deluse, espressioni stupite ed attonite nel constatare che nulla è cambiato dal giorno precedente, penseranno ad un ritardo in cuor loro sperarenno ancora… ecco fra un poco arriva? Spereranno sino alla delusione finale di essere gli eletti??
E quelli nei bunker sotterranei che faranno?? Rimarranno sotto terra sino ad esaurimento scorte, fra puzza di carne rancida e di fagioli mal digeriti senza verificare il fatto che sopra le loro teste la vita di tutti i giorni continua come sempre o saliranno a verificare che nulla è accaduto? E in questo caso si strapperanno i capelli per delusione e per rabbia di aver dilapidato tutti i loro averi per una colossale idiozia o si suicideranno in massa?
Certo la fine del mondo arriverà prima o poi per tutti noi, non c’è scampo, ma uno alla volta, si tratterà di una fine singola, strettamente personale, perché preoccuparsi allora? Vogliamo vivere in eterno?