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Cazzeggiando – Michelin ovvero, quanto è buono lei

il.pignonista

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Di certo avrete visto ed ascoltato anche voi alla TV la favoletta della pompa cattiva che succhia i soldi ai poveri cittadini fornendo benzina, e la poveretta viene pure demonizzata come se fosse lai la responsabile dei consumi mentre in verità responsabile lo è, ma dei pezzi. Poi all’improvviso arriva il buono delle storia, sì, il signor Michelino che con un sorriso beato sul volto fa tutti felici e contenti e rende la pompa docile e buona. Ma che faaaaaaaa? Riduce i prezzi direte voi, e no. Vi vende dei pneumatici che riducono i consumi, pensate bene di ben 80 litri di carburante ogni 45.000 km, l’incredibile quantitativo di 0,026 litri di benzina al km. Beh comunque è già qualche cosa direte voi, in effetti meglio che niente, se non fosse che….., c’è sempre un se nascosto dentro a certe favole che le rendono simili a frottole. E quel “se” è che per avere questo incredibile risparmio di € 116 stemperati nell’arco di circa 4 anni e mezzo (pari a € 0,07 giornalieri) dovrete acquistare un treno di gomme, e considerata la percorrenza probabilmente due se non volete incorrere nelle ire del codice stradale,  dal signor Michelino che sarà ben felice di vendervele ad un prezzo mediamente superiore del 35/40 % a quello di altri pneumatici presenti sul mercato. Wow Signor Michelino, ma come è buono lei.

Analgesici, Antifolorifici, Antinfiammatori

il.pignonista

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Mal di testa????????
      Mal di denti???????
         Mal di schiena?????
                Dolori reumatici??????
Nessun problema una o due pastiglie di Apercicatraminopilina e sarai
di nuovo in forma.
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Lezioncina recitata ad alta voce ben scxandita all’interno di ogni spot
pubblicitariuo.
 
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 poi sottovoce, quasi inudibile e pronunciato alla velocità della luce:
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Attenzione leggere attentamente il foglietto illustrativo il medicinale
può causare effetti collaterali anche gravi.
 
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come a dire che il tuo problema potrebbe essere risolto, per sempre.

Cazzeggiando – Parma reggioooooo?

il.pignonista

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Dunque secondo questi pubblicitari io dovrei affidare la scelta dell’acquisto del mio formaggio, e badate bene non si tratta di un formaggio qualunque, ma del Re dei formaggi, il parmigiano reggiano, ad un ratto. Certo lo hanno vestito da da lord inglese, ma considerando che gli inglesi di formaggio non capiscono un ….. mazzo e che il ratto, bontà sua,  mangia sì anche il formaggio, ma mangia anche di tutto delle carogne ai rivestimenti dei cavi elettrici, ce lo vedo molto male come degustatore e considerando poi che il ratto mangia di tutto fuorché i fagioli, beh sarete d’accordo con me nel ritenere che nemmeno lui, al pari degli inglesi, di formaggiuo non capisca un…..mazzo. Un consiglio disinteressato, rivolgetevi altrove

Cazzeggiando – Sorelle d’Italiaaaaa?

il.pignonista

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Ma comeeeeeeeeeeeee, tante proteste, levate di scudi a difesa del nostro tanto vituperato, secondo alcuni, inno nazionale e poi silenzio se lo stesso viene utilizzato in modo per lo meno irriverente (anche se accattivante lo devo ammettere, il ritmo è sicuramente megliore) per pubblicizzare mutandine, tanga regiseni e collant? Dove siete finiti benpensanti della sinistra, integerrimi sostenitori di un unità nazionale che in altri tempi avreste volentieri collocato oltre cortina? Dove siete finitiiiiiiiiiiiiiiiiiiii? Dentro a un paio di boxer suppongo

Cazzeggiando – La botte buona

il.pignonista

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e certo è la botte che deve essere buona, se il vino fa schifo chi se ne frega?? Restano da chiarire solo alcuni particolari insignificanti. Di che vino si tratta? Quali sono le uve? eeeeeeeeeee… La zona di produzione???????????? Ma dai che ti frega, tanto la botte, è buona.
(c’è da giurare che quel liquido, chiamarlo vino sarebbe troppo, la botte non l’abbia proprio mai frequentata, anzi sono certo che non glie l’abbia mai presentata nessuno).
Di questo passo a breve si giungerà alla Botte miracolosa, sì quella dove si mette il metanolo e si spilla vino, cose già viste in passato.
 

Cazzeggiando – … che più bianco …

il.pignonista

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Dall’alto del suo pulpito, l’imbonitore, sempre in giacca scura, camicia al neon e cravatta, arringa la folla di massaie presenti, il momento è topico la domanda fatale:
“Signore, secondo voi – e qui la voce dell’imbonitore acquista toni drammatici – secondo voi quale è la macchia più difficile da eliminare???”
Mani che si levano al cielo, voci che si sovrappongono, “Io, io, io, la so iooo!!”
” E’ la frutta, prova te a tirar via la frutta”
“Ma va- fa un altra – e il vino rosso, prova a tiralo via quando ti cade sulla tovaglia”
“Noooooooooo – una voce sovrasta le altre – ma che dite, è il sugo, il sugo che faccio io non viene via con niente”
Una arriva persino a dire:
“Secondo me è il catrame, provate voi a tirar via il catrame da una tovaglia”
“Il catrame????? -chiedono le altre stupite – Ma  che ci fa del catrame sulla tovaglia?”
“Beh – risponde quella – eravamo andati a fare un picnic, ma il prato era tutto occupato così……”
Poi il brusio riprende sino a che dal fondo in un miracoloso istante di silenzio generale un voce cristallina s’ode:
” E’ l’odore di sudore, l’odore di sudore è la macchia più difficile”
Sorriso di gaudio sulla faccia del relatore, applausi scroscianti della folla, la dolce e bella massaia, che al vederla verrebbe da chiedersi “Ma quando mai avrà fatto il bucato quella?” ,  si crogiola al successo ottenuto.
Eh sì, c’e sempre da imparare dalla vita, oggi abbiamo appreso che un odore, in particolare quello di sudore è una macchia. Chissà se domani cercheranno do convincerci che per fare il bucato occorra un deodorante?