“Lo Stato deve regolare i flussi migratori in modo compatibile con le concrete possibilità di accogliere i migranti – ha proseguito il sottosegretario – e questo non solo per ragioni di ordine pubblico ma anche per motivi umanitari. A persone che cercano di sfuggire da situazioni di estrema indigenza e spesso disumane dobbiamo garantire un’ospitalità dignitosa…
Ecco ora rischio di essere tacciato di razzismo, qualcuno mi ricorderà che ” Anche noiiii in passato…
Non starò qui ad evidenziatre la differenza e a far notare che noi in passato abbiamo creato flussi migratori anche notevoli, ma mai, salvo rarissime eccezioni, al di fuori della legalità.
Vorrei solo far notare che non è questa la soluzione del problema, Che il problema andrebbe risolto là, dove il problema nasce, alla radice. Non si può continuare ad amputare senza estirpare la causa della cancrena. Enfatizziamo l’accaduto, mostriamo facce contrite dal cordoglio, dovuto, per queste morti, ma ci scordiamo di ricordare che ogni giorno in ognuno di quei paesi ci sono altrettante morti, per fame e violenza, morti che passano nel silenzio, invisibili, dimenticate dalla cronaca, sono lontane, non ci toccano. Come se quegli uomini, quelle donne, quei bambini appartenessero ad un altro universo, E’ là che occorrerebbe intervenire, aiutare a fermare la violenza, creare delle condizioni di vita più umane. Invece noi là ci andiamo solo per depredare, sfruttare le risorse di quei paesi o per vendere armi. Quanta falsità nelle nostre parole, quanta ipocrisia nel nostro cordoglio.