Cazzeggiando – Troppi Boeri fanno male

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al fegato ma a volte anche al cervello.

“Boeri contro pensioni all’estero, pochi i contributi versati”

Ma… ma… ma… , Boeri vediamo di precisare, ce l’hai con quelli che dopo aver lavorato una vita e avere versato per una vita i contributi si ritrovano con una pensione da fame e che per vivere un maniera almeno decente decidono di trasferirsi all’estero, in molti casi loro malgrado, o di quelli che prendono pensioni che non sono da fame, e che hanno versato pochi contributi e che comunque si trasferiscono all’estero per fare la vita da nababbi? Perchè di quelli ne abbiamo a iosa anche in Italia senza andare a cercare quelli che stanno all’estero e fare l’inventario non credo sia difficile, (basta l’eleco dei dipendenti pubblici). Signor Boeri, via siamo seri, da domani si passa ai Rocher.

Cazzeggiando, tristemente cazzeggiando. Suicidio assistito, Davide è morto

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Un altro, un altro ancora che espatria per poter morire, per fuggire a quella sofferenza continua, devastante, a quel dolore che si trascina per anni, per decine di anni, distruttivo, che impedisce persino alle lacrime di portare sollievo e conforto, senza nessuna speranza di poter interrompere quel percorso che porterà comunque prima o poi alla morte, poter finalmente raggiungere la pace, l’oblio.

Vero la vita è sacra, ed è giusto che venga protetta e salvaguardata, ma smettiamola con questo falso moralismo di facciata che porta le istituzioni ad ergersi a protezione dei singoli, privandoli anche di quell’ultima ed unica proprietà che possa e debba appartenergli, la propria vita. Praticare contro ogni regola del buon senso una terapia di mantenimento che il più delle volte procura solo sofferenza e ritarda solo di mesi, se si è fortunati, o di anni la morte. Sono solo sofferenze quelle che si infliggono ai pazienti e alle famiglie, lasciate che la morte faccia il suo naturale decorso, smettiamola di considerarci dei e di decidere della vita degli altri, quando gli altri non ne fanno richiesta.

 

Ricordando Eluana

Miracoli

Oltre la nostra comprensione

oltre le nostre capacità

oltre la nostra stupidità

oltre la nostra ipocrisia

a volte inspiegabili

i miracoli accadono

vola libera

grazie

Maroni e.. maroni

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Nato a Como, ora residente a Menaggio e comunque Laghèè da sempre. Mi ritrovo a considerare quanto sta accadendo a quella che è la mia città amata o odiata a seconda delle occasioni, e con grande rammarico mi ritrovo a “subire” una situazione geopolitica che non mi piace, oserei dire raffazzonata e decisamente a mio modo di vedere e non solo mio scorretta, io sono Comasco di nascita e non Sondriese ne tanto meno Varesino, senza voler nulla togliere a queste città. La provincia di Como, dopo essere stata privata già alcuni anni fa di Lecco, per questioni logistiche, come se nell’epoca di internett quelle determinate ragioni logistiche avessero ancora un senso, viene ora scorporata nuovamente riducendo il “Lago di COMO” ad una specie di puzzle incomprensibile, dimenticandoci pure di quanto citato dal Manzoni ” Su quel ramo del lago Di Como che volge verso Lecco” Di Como, capitooo? Di Como e non di Varese o di Sondrio o di una non meglio identificata Brianza. Dimenticando che un tempo, sia Varese che Sondrio, come attestano ancora i confini della diocesi, erano provincia di Como. Che sia una sorta di vendetta considerando chi gestisce la regione? E ricordando altresì che in un  lontano passato Como, accerrima nemica di Milano, fu l’unica città a schierarsi con Il Barbarossa contro la Lega Lombarda. Dunque una vendetta a scoppio ritardato? Comunque stiano le cose, vogliamo ridurre il numero delle provincie? Bene riuniamo nuovamente Como e Lecco come un tempo, rendiamoli una provincia unica e rendiamo giustizia a quel Lario che è stato da sempre e solo il Lago di Como, e smettiamola di rompere i… Maroni.

 

 

 

 

 

 

 

Il petrolio è scaduto

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Fermiamo le trivelle al 17 aprile vota ecc…. ecc… ecc…

Questo sta scritto nel volantino che questa mattina ho trovato nella mia cassetta delle lettere. Ora che esistano delle valide ragioni per fermare le trivelle nei nostri mari credo sia inutile starne a discutere ma, esiste un ma, il petrolio non è affatto scaduto e per il nostro paese messi come siamo messi, non lo sarà, salvo improvvisi miracoli della scienza, per almeno ancora cento anni. Già le cose stanno purtroppo così, siamo “petroleodipendenti”. In tutti questi anni abbiamo fatto ben poco per ridurre il bisogno dell’oro nero o dei suoi derivati. Gli ambientalisti inneggiano al fatto che abbiamo raggiunto la considerevole cifra del 17% prodotta da energie alternative, dimenticandosi di precisare che la cifra si discosta di poco di quanto non se ne producesse negli anni 70 visto che la quasi totalità di questa viene prodotta da centrali idroelettriche presenti sul territorio nazionale da tempi immemori. Noi importiamo di tutto dal petrolio al gas alla stessa energia elettrica da Francia e Svizzera. Abbiamo il 90% del trasporto merci su ruota contrariamente alla quasi totalità de i paesi europei, dove oltre il 50% avviene su rotaia, ma le nostre ferrovie sono messe decisamente male e la cosa che più sorprende è che gli stessi che ora sostengono il referendum per fermare nel nostro paese l’estrazione di gas e petrolio, sono gli stessi che stanno da tempo boicottando la costruzione della linea alta velocità Torino – Lione, dimenticandosi che i treni non vanno a gasolio, che la grande velocità consentirebbe di localizzare sulla tratta il trasporto persone liberando l’attuale percorso al trasporto merci e potando così ridurre l’interminabile fila di TIR che ogni giorno transitano nel traforo del monte bianco. Quindi signori miei a meno che non vogliate ridurre il nostro paese a una regione tipo Amish, al posto di protestare a prescindere contro tutto trovate delle soluzioni alternative efficaci e per quanto riguarda il referendum datemi delle altre ragioni valide per votare SI.

Non dobbiamo farci chiudere in casa

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Certo che no, rinchiudiamo loro.

Smettiamo di accusare di razzismo che invoca regole più severe.  Ci stanno facendo la guerra e la fanno a casa nostra. La fanno in un modo vigliacco, subdolo, ipocrita. Si dichiarano eroi, martiri, ma sono solo degli assassini vigliacchi. Non imbracciano le armi per combattere un esercito, ma solo per assassinare degli ignari innocenti. Protetti e nascosti da chi si dichara contrario alla violenza, dietro a una cortina di omertà e che in modi diversi li accomuna in un unico scopo, la conversione all’Islam.

Europa Svegliati, è ora di accantonare i tuoi sensi di colpa, di riporre i se i ma e i distinguo. Siamo in guerra

Svegliati

o ancora una volta finirai per pagare a caro prezzo la tua indecisione.