Bufale o … fantasce(me)nza

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Sembra e dico sembra visto che la notizia se pur intesa di sfuggita a  ora non sia stata ancora confermata, sembra appunto che i 5 Stelle siano anche disposti a rinunciare a Conte  come capo del governo.

A condizione che poi venga eletto Presidente della Repubblica.

 

:/

 

La domanda è ma, stanno giocando a Monopoli,

o oltre al comico c’è anche  un grande burattinaio dietro al teatrino?

Ai poster(ior)i l’ardua sentenza.

Renzi? Un classico esempio (unico) di autolesionismo politico

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Da sindaco di Firenze a Segretario di partito e a Presidente del consiglio, contro tutto e contro tutti, osteggiato dai caporioni del partito ma supportato dalla gente, anche da quella gente che dal partito democratico si era sempre tenuta distante. Sino a quel benedetto referendum, referendum sul quale aveva scommesso tutto annunciando, malauguratamente,  le proprie dimissioni in caso sconfitta. Ha preteso troppo, avrebbe duvuto capire che il risultato sarebbe stato scontato avendo contro non solo l’opposizione che aveva il timore di non riuscire a risalire la china con lui al governo, ma una notevole  corrente presente nel suo stesso partito che lo vedeva come il fumo neglio occhi e che non aveva nessuna intenzione di farsi “rottamare”. Ma comunque, contrariamente a quanto avrebbero fatto molti altri suoi illustri colleghi e avversari di partito, in modo onesto e corretto rassegna le sue dimissioni da segretario e da presidente del consiglio. Quello che succede poi è cosa nota, al governo vanno i 5 Stelle, divenuti il primo partito, con l’appoggio delle Lega, e a capo del governo un illustre quanto ignoto mediatore, un avvocato. Il che è tutto dire. Due forze comunque incompatibili fra di loro che non possono reggere a lungo e infatti dopo un breve lasso di tempo la rottura. Si torna alle elezioni? Ma no che diamine, il rischio di consegnare il paese alle opposizioni è più che reale, quindi qui l’escabotage. Portare al governo due forze ancora più incompatibili delle precedenti, due forse che avevano giurato a vicenda di cancellarsi dalla scena politica italiana, fra insulti e vaffa. Renzi se ne fa propositore e mediatore e alla fine l’impossibile accade, al governo vanno i 5 Stelle assieme al PD sulla basse di un programma condiviso, quello dei vaffa… e quello non mollare il seggiolone. Comunque sin qui tutto bene ma poi, beh poi accade l’imprevisto. Accade che ad occupare seggiolone più alto torni, a causa di un differente rappoto di forze, l’avvocato, Conte, non voluto e inviso a tutta la sinistra ma soprattutto a Renzi, che non aveva considerato questa possibilità. E così il governo si trascina fra bassi e … bassi e rimane sul piedestallo acquistando anche una facciata autoritaria grazie ad un forte ma pericoloso alleato che si presenta improvvisamente agli inizi del 2020, il Covid. Renzi, fautore in primis della nascita di questo raffazzonato governo, comincia a considerare che il suo posto non sia più nel partito, accantonato e osteggiato da quanti non gli perdonano i suoi precennti successi, e la definitiva rottamazione di alcune eminenza grigie, decide di uscire del PD, (con risultati mediocri) ma restando al governo come appoggio esterno. Sino a che, beh sino a che non si accorge che la deriva autoritaria presa dall’illustre avvocato, appoggiata da una maggioranza presente in parlamento ma non reale,  tendente ad escludere il parlamento stesso dalle “proprie” (si fa per dire) direttive, diventa, a suo parere (e di molti) pericolosa per il paese e per la democrazia, in quanto decisa a gestire in proprio i “piccolo” capitale del Recovery fund “209 miliardi” esautorandone il parlamento. Quindi chiede spiegazioni, chede che la destinazione dei fondi venga discussa ed esaminata in parlamento, chiede che il parlamento , a ragione, si riappropri delle funzioni, chiede che il signor avvocato si presenti e illustri il programma, a tutti, non solo ai suoi “referenti”. Ora siamo allo stallo, Conte rimane sulle sue posizioni, di certo non può disilludere chi o quanti lo hanno collocato in quel posto. Renzi per il momento rimane anche lui sulle sue posizioni, nella speranza che possa accadere un rimpasto di governo con l’allontanemento di Conte. Ma questa prospettiva appare sempre più lontana la sola soluzione sarebbe quella di affidare il paese ad un governo tecnico, “Draghi”? Supportato da quanti vogliano, per il bene del paese, uscire dalla crisi con il minor danno possibile, per poi, sistemate la cose e superato l’impatto Covid, tornare a nuove elezioni. C’è da chiedersi quanti, a sinistra o a destra siano così responsabili verso il paese da accettare questa soluzione. Ma torniamo a Renzi, reggerà sino alla fine sulle sue posizioni o sarà costretto a fare marcia indietro rimangiarsi tutto magari con la scusa di qualche piccolo contentino? Una posizione difficile che in ogni caso lo porterebbe a una perdita di immagine, sia che nel primo caso rimanga sulle sue posizioni causando la caduta del governo, della qual cosa verrà ritenuto responsabile, sia che si accontenti di qualche briciola torni nelle fila governative. Con una sola piccola ma immensa differenza, quella di poter camminare a testa alta o di dover nascondere la faccia. Una scelta difficile, ma solo sua.

Giuseppe Conte, chi è o cosa è costui.

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Una domanda che ci si dovrebbe porre e cercare di avere una risposta logica.

Avvocato con studio legale, come tanti altri, docente di giurisprudenza all’Ateneo Catanese, come molti altri. Un illustre sconosciuto per i più, quando improvvisamente viene “scaraventato” serebbe meglio dire “abilmente collocato”, nel mondo della politica e non perchè presentatosi ad eventuali elezioni ed essere eletto, non come semplice parlamentare. No. Di punto in bianco quello che è l’Illustre sconosciuto viene collocato al centro della politica italiana, Capo del Governo. Quali sono i suoi meriti verrebbe da chiedersi?  (e sarebbe stato saggio farlo) Ne vengono alla luce due, lasciano dubbi e non sono del tutto edificanti, ma vengono messi immediatamente a tacere, persi in un marasma di notizie e colori. Viene da chiedersi come abbia potuto così di punto in bianco assurgere, essere innalzato, santificato dal nulla a capo del governo. Chi sono i suoi sponsor, i 5 Stelle, sarebbe la prima logica risposta, ma questi sino al giorno in cui è stata presentata la candidatura non sapevano nemmeno chi fosse. Grillo? Casaleggio/Rousseao? Sì, sì, certo anche ma… poco, troppo poco. Cade il governo giallo verde, e a sorpresa ecco che si paventa la quasi impossibile eventualità di un governo giallo rosso, un governo fra due partiti che non sono solo incompatibili ma che sino a qualche istante prima si erano insultati nel peggiore dei modi. Ma sì sa, l’Italia è il paese dei miracoli e così accade che anche l’impossibile possa verificarsi. Detto fatto il paese ha un governo giallo/rosso, per non lasciare il paese in stallo in una situazione difficile ci viene detto, si ma… e Conte? Anche Cont serviva per risolvere la situazione? Beh forse no, ma i “5 Stelle” si impuntano e “o Conte o non se ne fa niente”. PD succune accetta la condizione. Ma la domanda rimane, come mai? Volere dei 5 Stelle?  Di Grillo? Di Casaleggio/Rousseu? Poco, troppo poco per mantenere questo illustre sconosciudo dagli strani meriti (poco edificanti) in quella posizione. Ma allora chi??

Conte è solo un referente

Già ma allora “di” chi!!

Sarebbe giusto chiedersi chi dietro la facciata tira i fili, chi sia o chi siano le eminenze nere ( il nero non sta per destra) che rappresenta.

Sarebbe giusto anche chedersi con quale criterio, o, cosa più probabile, sulla base di quale suggerimento (e di chi), sarebbero stati frettolosamente e segretamente individuati i 6 manager e i 300 funzionari incaricati di gestire i 209 miliardi cel Recovey Fund destinati all’Italia dall’Europa e verso quali interessi? Quelli del paese?

Ne dubito.

Meditate gente, meditate.

 

Maschere e parrucche, ovvero “Favole o Bufale.

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Mia nonna soleva dire “A pensar male si fa peccato, il peccato è che quasi sempre ci si indovina”

Le maschere e le parrucche, entrambe servono a modificare l’aspetto, ma non sono esattamente la stessa cosa. La maschera nasconde, impedisce di scorgere chi si trova dall’altra parte, ma è onesta, sincera, non mente, ti dice chiaramente che si tratta di una “maschera” appunto che non rappresenta il volto di chi stiamo osservando, guardandola abbiamo la certezza che dietro, anche se non sappiamo chi, ci sia un altro, uno che non vuole farsi riconoscere ma che sappiamo che c’è. La parrucca invece, beh la parrucca è melliflua, menzognera, non ti nasconde ma ti mostra qualche cosa che non è tale, ti mostra qualche cosa che vuole apparire come tale, modifica l’aspetto pur non celando la persona, una persona che cerca di apparire per ciò che non è.

Sappiamo, o quanto meno ci è dato di sapere in base alle informazioni che ci vengono fornite dai media che i terroristi islamici presenti nel Corno d’Africa passano per non essere degli stichi di santo, omicidi, stupri, violenze, decisamente sino a poco tempo fa della maggior degli ostaggi caduti in loro possesso non c’è più stata traccia, o quei pochi che sono riusciti tornare in libertà, apparivano patiti, emaciati, distrutti nel fisico e nello spirito. Ma, c’è sempre l’eccezione alla regola, nel nostro mondo crudele e violento a volte accadono anche i miracoli. Si perché a quanto pare ci sono dei terroristi, buoni, gentili, amabili. Accade che un ostaggio rapito, dopo quasi due anni di “prigionia” venga “liberato”, e che dopo tale periodo appaia in perfetta forma in carne e sorridente e…. convertito all’Islam. Ci racconta di essere stata trattata sempre bene, di non aver subito alcuna violenza anzi, di avere fatto richiesta durante le sua prigionia di libri da leggere, e di avere ricevuto fra gli altri un testo del Corano, in italiano naturalmente, disponibile nel Corno d’Africa, ma recuperabile solo con qualche difficoltà nel nostro paese. Lettura che col trascorrere del tempo l’ha portata ad una conversione alla fede islamica.

Maschera o parrucca? Favola o bufala?

Ai poste(rio)ri l’ardua sentenza.

Ps. Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Quando alcuni provvedimenti rasentano….

l’imbecillità congenità.

 

Le scuole sono chiuse,  i  bambini sono a casa, devono passare il tempo ma soprattutto vogliono partecipare anche loro, dare anche loro un voce, un messaggio, esporre anche loro alla finestra, un bel foglio con disegnato sopra, comunque sia fatto, un bellissimo arcobaleno, con la fatidica scritta, ” Andrà tutto bene” il loro personale messaggio di speranza al mondo, niente di complicato ne di impossibile dite? Naaaaaaaa decisamente impossibile. Per esporre quel messaggio ci vogliono, pastelli, acquarelli,  fogli da disegno o quaderni, ma allora dova sta il problema? Il problema nel fatto che se per caso , alcuni colori mancano, non ci sono i fogli da disegno o i quaderni ai genitori che durante la spesa  ne fanno approvvigionamento se li vedono sequestrare alla cassa, perché al supermercato è consentito solo di vendere prodotti alimentari. Quindi se ti si brucia l’unica lampadina in casa, devi rimanere al buio,  se ti si rompe il piatto devi mangiare le mani se ti si rompe il bicchiere bere a canna, se salta lo smalto delle padella ci devi cucinare ingurgitando i frammenti rilasciati, se hai problemi di vista e ti cascano gli occhiali da lettura e si rompono le lenti, devi farti leggere il giornale dal nipote ammesso che tu ne abbia uno disponibile, se ti si scaricano le pile degli apparecchi auricolari, devi tenete il televisore al massimo per poter sentire facendo due palle tante a tutto il condominio ecc… ecc…  ecc… tutto per un malinteso concetto “di concorrenza sleale”(sindacati docet), come se tutti i prodotti sopracitati e molti altri ancora “vietati all’acquisto” non venissero acquistati comunque regolarmente  da sempre, dalla maggior parte dei frequentatori,  anche in condizioni normali, all’interno degli stessi supermercati. Forse sarebbe meglio pensare a soluzioni serie e non a imbecillità di questo tipo che non fanno altro che  deprimere e irritare sempre di più la gente già soggetta a notevoli disagi, senza parlare delle difficoltà create ai supermercati e ai loro dipendenti che di questi tempi, in cui si lavora già in condizioni estreme, per non dover tutte le volte avere discussioni alla cassa dovrebbero barricare o svuotare molti reparti del loro comparto.

Forse sarebbe meglio provvedere … ed eliminare il *** che ha ideato questa enorme… strUnzata.

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